BCC di Buonabitacolo – 40 anni di storia ed un nuovo modello di banca.
L’attuazione della riforma delle BCC sta evidenziando, con lo scorrere delle settimane, il nuovo assetto del Credito Cooperativo che subisce la inevitabile trasformazione delle caratteristiche del sistema mutualistico, nel complesso mercato bancario libero e competitivo. Il grosso delle BCC, a valle del processo di adesione ad una delle due capogruppo, Iccrea e Cassa Centrale, ha rivisto la propria posizione ed il business model. Si sono così moltiplicate le aggregazioni e gli assorbimenti. Scelte spesso dettate dalla preoccupazione nel gestire questo cambiamento. In tale contesto, la decisione della governance della BCC di Buonabitacolo è stata molto chiara e determinata. Scelta di autonomia, in continuità con una storia di qualità e solidità che dura da 40 anni. Una scelta di campo, certo. Una scelta che impone un piano strategico di sviluppo al quale si sta lavorando con attenzione e dedizione. “Siamo convinti che la strada giusta è consolidare la nostra presenza sul territorio investendo risorse ed energie per realizzare quella rete capillare che farà dell’area del Vallo di Diano, del Golfo di Policastro, del lagonegrese e della Val D’agri un punto fermo del sistema cooperativo ispirato a i valori di lealtà e cooperazione del Credito Cooperativo – ha riferito il direttore generale della BCC di Buonabitacolo, Angelo De Luca – non una chiusura la nostra; anzi, nel rispetto dell’autonomia, la massima collaborazione ed integrazione al sistema di radicamento della famiglia BCC Iccrea con la nostra consorella Banca del Cilento. Il nostro comune obiettivo è offrire servizi di qualità del credito ed assistenza al sistema economico locale. Il lavoro sinergico con la consorella Banca del Cilento ci consentirà di affrontare al meglio sfide ed impegni sempre più importanti così come il territorio richiede. L’esempio recente della nostra collaborazione, a favore delle esigenze finanziarie del Consac, al fine di garantire migliore qualità del servizio idrico nei comuni che sono parte integrante dell’area di nostra competenza, è la dimostrazione di come si possa operare, in autonomia, ma in squadra con lealtà e rispetto” ha aggiunto il direttore De Luca. Insomma, nel Cilento si sperimenta un nuovo modello di “banca condivisa”. Banche autonome che mettono al servizio del territorio esperienza e risorse per migliorare la qualità di vita dei cittadini. “E’ il concetto stesso di condivisione che pone al centro di tutto il rispetto. Rispetto, significa stima. Condivisione significa collaborazione. E’ questo il modello di banca che ci piace e che vogliamo sperimentare ed attuare in questo nuovo assetto con la capogruppo Iccrea” ha concluso il direttore De Luca.
da “QuasiMezzogiorno.it” del 4 luglio 2017