Con Iccrea la BCC di Buonabitacolo sarà più competitiva.
La Banca di Credito Cooperativo di Buonabitacolo ufficializza il suo ingresso nel Gruppo Iccrea, continuando com’è nello spirito della storica BCC, prima nel Vallo di Diano, la sua azione di supporto e sostegno all’economia locale. Il 16 dicembre assemblea straordinaria dei soci per l’adesione. Una nuova grande opportunità per la BCC di Buonabitacolo, da accogliere con fiducia e speranza. Sono i numeri a dare la giusta dimensione al futuro delle BCC. Il settore del credito cooperativo infatti ‘pesa’ per l’8% sull’intero settore bancario e i prestiti delle banche cooperative rappresentano un’ampia fetta di mercato, in particolare per gli impieghi alle piccole attività locali. Alla luce di questi numeri la riforma del sistema di credito cooperativo, rappresenta un punto cruciale per il futuro del sistema finanziario italiano. Le singole Bcc e Casse Rurali stanno procedendo ad approvare i nuovi statuti, rendendoli compatibili con le adesioni alle capogruppo (Cassa Centrale Banca ed Iccrea a Roma). Una volta ratificata l’adesione, per la BCC di Buonabitacolo prevista nell’assemblea straordinaria del 16 dicembre, per il gruppo Iccrea sarà convocata l’assemblea, già fissata per l’8 gennaio con all’ordine del giorno le modifiche statutarie che segnerà la nascita formale del nuovo Gruppo bancario Cooperativo. “Bisogna procedere speditamente verso una attuazione piena e coerente della riforma – ha riferito il direttore generale della BCC di Bunabitacolo, Angelo De Luca – E’ inevitabile per rimanere una banca locale, essere presenti sul territorio ed essere competitivi. Il futuro è adesso, ora più che mai alle Bcc servono prodotti all’altezza del mercato, servizi efficienti e prezzi vantaggiosi. L’adesione ad Iccrea ci consentirà, ad esempio, di offrire mutui meno cari, Pos con condizioni più vantaggiose agli esercenti. La perdita di un po’ di autonomia è il prezzo da pagare per una maggiore sicurezza e per vincere la sfida dei mercati” ha concluso il direttore De Luca.
da “QuasiMezzogiorno.it” del 01/12/2018