Credito Cooperativo – Per De Luca: il futuro delle BCC è nella solidità.
Buonabitacolo (SA) – “E’ la solidità la nostra forza; la strada intrapresa da Federcasse per noi è una garanzia per il futuro. La conferma che sono scesi di oltre l’8% i ricorsi nei confronti delle BCC e Casse Rurali e che alle BCC viene confermato anche il più basso dato di soccombenza, a conferma della particolare attenzione al territorio delle banche di comunità, per noi è la garanzia assoluta che la strada che stiamo percorrendo con Federcasse è l’unica strada percorribile per il futuro” così ha commentato il direttore generale della BCC di Buonabitacolo, Angelo De Luca, le parole del Presidente di Federcasse, Augusto dell’Erba, a commento dei dati della Relazione 2016 dell’ABF. “I dati contenuti nell’ultima Relazione sull’attività dell’Arbitro Bancario Finanziario (ABF) certificano l’elevato livello della qualità di relazione con la clientela propria delle BCC e premiano l’azione delle banche di territorio in questi anni di dura recessione economica” ha riferito il Presidente di Federcasse, Augusto dell’Erba, i dati della Relazione 2016 dell’ABF che certificano – a fronte di un sensibile aumento dei ricorsi verso altre componenti dell’industria bancaria – una loro diminuzione nei confronti delle Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali, ricorsi che scendono di oltre l’8 cento (158 in valore assoluto, pari allo 0,7 del totale). “Significativo anche il fatto che le BCC, a fronte di questi numeri, detengano anche il più basso dato di soccombenza, pari al 32%”. “Il Rapporto – ha detto dell’Erba – può essere considerato un punto di osservazione interessante sulla qualità della relazione tra istituzioni creditizie, finanziarie e loro clienti; ma anche sugli effetti ancora pesanti della crisi”. “Non è un caso – sottolinea il Presidente di Federcasse – che l’aumento esponenziale dei ricorsi – di oltre il 60% rispetto all’anno precedente – abbia riguardato l’estinzione anticipata dei finanziamenti contro cessione del quinto dello stipendio o della pensione, con un aumento percentuale del 106%”. Le BCC – con quote di mercato del 22,3% a favore del settore artigiano, del 18,8 all’agricoltura, del 18,7 ad alloggio e ristorazione, del 10% alle costruzioni, del 9,7 al commercio e del 13% al non profit – alle prese con un delicato ed impegnativo percorso di riforma, confermano la loro vocazione di banche delle comunità locali e di prossimità a famiglie ed imprese. A riforma completata, le BCC resteranno cooperative a mutualità prevalente dotate di licenza bancaria individuale e inserite in Gruppi Bancari Cooperativi che consentiranno di assicurare ulteriore stabilità e capacità di ascoltare e soddisfare le esigenze tradizionali e nuove delle famiglie, delle imprese, degli enti locali, del non profit.
da “QuasiMezzogiorno.it” del 25/07/2017