Crisi del piccolo commercio locale, ne abbiamo parlato con il direttore generale della BCC di Buonabitacolo
Il governo prosegue nella sua azione di comunicazione, con annunci e lanci di prospettiva. Intanto però, solo un’impresa su tre, in sostanza il 36,3% delle imprese italiane, è puntuale nei pagamenti. Un dato certificato a livello nazionale con una flessione nella del -4,6% rispetto all’anno precedente. ma nel salernitano cosa accade? ne abbiamo parlato con il direttore generale della BCC di Buonabitacolo, Angelo De Luca.
Ci sono spiragli di ripresa, per fortuna, anche nel salernitano; lo conferma De Luca (nella foto). “Intanto si è fermata l’impennata dei cattivi pagatori” aggiunge De Luca specificando però che il percorso per arrivare ai livelli di pre-crisi è lungo ed articolato. Nel dettaglio del credito, dai dati forniti dal direttore De Luca sembra che la “maglia nera” la si può assegnare al commercio al dettaglio. “Troppe le difficoltà del piccolo commercio, soprattutto nelle realtà decentrate che sono poi la caratteristica delle aree interne dove noi operiamo – ha riferito il direttore De Luca – il 25,4% circa dei debitori rispetta i termini di pagamento. Le difficoltà che stanno vivendo le imprese commerciali sono evidenti. Nonostante tutto però, questo va evidenziato la serietà e la determinazione degli operatori commerciali è tale che con grandi sforzi tentano quotidianamente non solo di onorare i loro debiti ma soprattutto di guardare avanti provando ad invertire la rotta”. E’ indubbio che la crisi del settore commercio rischia di condizionare l’intero sistema economico locale provocando un assestamento su valori medi negativi della piattaforma economica e produttiva. “I dati locali si allineano con il dati a carattere nazionale – ha aggiunto il direttore De Luca – il 48% circa paga con 30 giorni al massimo di ritardo, circa il 15,7% sono gli operatori che saldano le fatture oltre un mese dopo la scadenza. Dati che dovrebbero spingere il governo ad azioni di sostegno verso il commercio, soprattutto il piccolo commercio. Credo – ha concluso il direttore De Luca – che piccole attività commerciali, penso al negozietto di alimentari che sopravvive nei centri storici, sempre più abitato da popolazione anziana, svolga anche un ruolo sociale, quindi meritino di sostegno economico ma soprattutto di defiscalizzazione di imposte. Urge però agire; sono necessarie azioni concrete ed immediate prima che queste piccole attività, scoraggiate dalla mancanza di una prospettiva di crescita, abbandonino definitivamente la sfida a a restare” ha concluso De Luca.
da “QuasiMezzogiorno.it” del 05/06/2015