La BCC di Buonabitacolo a Roma all’assemblea ABI.
Roma – Lo stato di salute del comparto bancario italiano. E’ questo il tema al centro dell’assemblea annuale dell’Associazione bancaria italiana che si tiene oggi a Roma, presso il Palazzo dei Congressi dell’Eur. Presenti anche i vertici della BCC di Buonabitacolo. Un momento di confronto per fare il punto sull’Italia, sull’impegno delle banche e sull’Europa. ha aperto i lavori, alla presenza delle autorità, dei rappresentanti istituzionali e politici, dei banchieri e degli imprenditori, il presidente dell’Abi Antonio Patuelli con la consueta relazione annuale. A seguire gli interventi del governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco e del ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan. “Un momento molto delicato per il sistema bancario nazionale ed europeo – ha commentato il direttore generale della BCC di Buonabitacolo, Angelo De Luca – la crisi del sistema bancario chiede con forza che vengano individuate le responsabilità ed i responsabili. Abbiamo quindi apprezzato molto l’intervento del presidente Patuelli che ha invocato giustizia. Pattuelli ha chiarito che noi tutti attendiamo gli esiti dei processi verso ogni tipologia di esponenti aziendali e verso le possibili connivenze con clienti. Simo solidali con il presidente Pattuelli nell’esprimere indignazione per diversi elementi emersi sulle banche che hanno operato male danneggiando noi tutti. Certo, non chiediamo una caccia alle streghe, ma i responsabili devono essere individuati” ha aggiunto De Luca. Interessante il passaggio del presidente Pattuelli sui crediti deteriorati. “I deteriorati – ha riferito Patuelli – sono frutto anche delle lentezze della giustizia civile italiana che soffre di troppo limitate risorse strutturali e di norme spesso vetuste per le crisi d’impresa. Il Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco ha autorevolmente segnalato che, se in Italia i tempi di recupero dei crediti fossero in linea con quelli medi europei, l’incidenza delle sofferenze sul complesso dei prestiti sarebbe oggi circa la metà” ha riferito il presidente. Poi un lungo passaggio sulla riforma. “Fra le riforme da completare sono prioritarie quelle sui tempi della giustizia civile, baluardo per i doveri e i diritti degli onesti, che sono un decisivo indicatore per attrarre capitali per l’Italia produttiva. Significativi passi avanti sono stati realizzati negli ultimissimi anni e potranno essere sviluppati quando anche il Senato avrà varato i disegni di legge delega approvati dalla Camera per la riforma delle discipline della crisi di impresa e dell’insolvenza, e per l’efficienza del processo civile”. “Sono in atto enormi sforzi delle banche in Italia per far fronte agli ingentissimi oneri straordinari imposti dalle Autorità per i salvataggi delle banche in crisi”. E gli effetti sono percepiti anche dall’uomo della strada. “Nel solo 2016 gli sportelli in Italia si sono ridotti della cifra record di 1.231 e stanno calando ulteriormente e rapidamente. L’Italia aveva, sei mesi fa, uno sportello bancario ogni 2.041 abitanti, una cifra intermedia fra i principali paesi della Ue” ha aggiunto Pattuelli. Sul tema riforma chiaramente era attesa la visione dell’ABI. “Le riforme e le aggregazioni in Italia porteranno, a inizio 2018, a un numero molto basso, in assoluto e rispetto alle medie europee, di circa 115 gruppi bancari e banche singole indipendenti, oltre alle succursali di banche estere” ha aggiunto Pattuelli. Inutile dire che al centro della questione rimane la solidità del sistema bancario italiano. “Le sofferenze, quelle nette sono ulteriormente scese sotto i 77 miliardi, mentre è in atto nelle banche un grande lavorio per ridurle ulteriormente anche in tempi brevi”. La Banca d’Italia aveva indicato che le sofferenze nette a fine 2016 erano 81 miliardi con garanzie reali per oltre 90 mld e personali per quasi 40” ha chiarito il presidente ABI. Con il direttore generale della BCC di Buonabitacolo, Angelo De Luca, a Roma anche il presidente BCC Pasquale Gentile. “Avvertiamo un’aria nuova e più costruttiva per il futuro del sistema bancario. Quel che ci conforta molto è che viene apprezzato il duro lavoro che banche come la nostra stanno portando avanti con sacrificio. Ora più che mai il sistema paese ha bisogno di banche che sostengono le imprese e famiglie per attenuare gli effetti della crisi. Così come faccio noi della BCC di Buonabitacolo con fondi a favore della prima casa, per i nuovi nati e per i giovani” ha concluso Gentile.
da “QuasiMezzogiorno.it” del 12/02/2017