Pronto il Decreto per la riforma delle Bcc
Pronto o quasi il decreto legge per offrire un ristoro ai risparmiatori eccessivamente esposti in obbligazioni subordinate delle quattro banche messe in risoluzione(con il fondo di solidarietà interamente finanziato dal sistema bancario e pari a 100 milioni). Ma i nodi che l’atteso provvedimento dovrà sciogliere sono anche altri; soprattutto la riforma del sitema BCC.
Il primo è quello di dare una definizione, la più efficace possibile, della Garanzia pubblica a pagamento (Gacs) sulle sofferenze cartolarizzate. Tuttavia gli 88 miliardi di sofferenze nette certo costituiscono una zavorra, soprattutto per le banche medie e piccole. Ma al centro rimane la riforma del sistema BCC; ora si lavora alla costituzione di una capogruppo spa con licenza bancaria il cui capitale è detenuto in misura maggioritaria dalle Bcc. La capogruppo, il cui capitale minimo viene fissato a un miliardo, esercita funzioni di indirizzo e controllo e ad essa le banche aderiscono attraverso un contratto di coesione. “Nel testo c’è anche la clausola che consentirà alle banche di credito cooperativo di scendere sotto la soglia del 51%, qualora fosse necessario reperire più risorse – ha riferito al nostro giornale il direttore della BCC di Buonabitacolo, Angelo De Luca – Stando alle bozze circolate nei giorni scorsi, nel provvedimento si precisa che il ministero dell’Economia può stabilire, su proposta della Banca d’Italia, una soglia di partecipazione delle Bcc al capitale della capogruppo diversa, tenendo conto delle esigenze di stabilità del gruppo”. Il tutto sembrerebbe essere maturato in un incontro svoltosi giovedì scorso fra il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan e il presidente del Consiglio Matteo Renzi.
da “QuasiMezzogiorno.it” del 10/02/2016