Riforma BCC, Se n’è parlato oggi all’ Assemblea Generale di Federcasse
La BCC di Buonabitacolo all’Assemblea generale di federasse. Al centro del dibattito la riforma ed il futuro del sistema del Credito Cooperativo in Italia. “Non possiamo tralasciare nessuno sforzo, la maggioranza delle BCC ce lo ha chiesto e continua a chiedercelo”. Queste le parole del Presidente di Federcasse (l’associazione nazionale delle Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali) Alessandro Azzi. un riferimento esplicito al progetto di Cassa Centrale Banca per la costituzione di un proprio gruppo bancario cooperativo ai sensi della riforma di sistema, alternativo a quello del Gruppo Bancario Iccrea. Presenti a Roma per la BCC di Buonabitacolo il direttore generale, Angelo De Luca ed il presidente dell’istituto di credito salernitano, l’avv. pasquale Gentile. “Abbiamo più volte ribadito come l’unità del Credito Cooperativo non sia un esercizio accademico, ma risponda a precisi motivi industriali, di opportunità e di convenienza strategica. Non ha alcun senso mettere le BCC in concorrenza tra loro nell’attuale contesto normativo e di mercato” ha aggiunto Azzi. “Questo significa, oggettivamente, non solo indebolire un sistema che avrebbe la possibilità di essere un punto di riferimento nel panorama bancario italiano, al primo posto per apporto di capitali interni, ma anche moltiplicazione di costi e disorientamento del management e delle basi sociali che sono la nostra ricchezza comune”. L’assemblea di Federcasse oggi a Roma è stata improntata sulla necessaria valutazione della fase normativa della riforma del Credito Cooperativo, conclusasi con l’emanazione delle Disposizioni di vigilanza alcune settimane fa, e per presentare i dati e le informazioni più rilevanti del Bilancio di coerenza 2016 delle BCC italiane. “La soluzione unitaria di un solo gruppo, a parte quello di Bolzano, delle Bcc resta la scelta preferita – ha detto il direttore De Luca – l’unione fa la forza, certo. Su questo siamo d’accordo con il presidente Azzi. Resta da capire cosa succederà se la trentina Cassa Centrale costituirà il proprio gruppo autonomo da quello Iccrea. Quello che noi faremo sarà frutto solo di una decisione che scaturirà dalla necessità di avere quell’autonomia che auspichiamo e sulla quale non siamo disposti a recedere. Il nostro impegno è mirato a salvaguardare lo spirito di servizio e di utilità del credito cooperativo. Questo il nostro solo interesse” ha concluso il direttore De Luca.
da “UnoTvWeb.it” del 25/11/2016