Solida Solidale Trasparente
Gennaio 2016. Riforma del credito cooperativo: passare dall’ “IO” al “NOI”.
La rete di sportelli delle BCC è raddoppiata dal 1993, con un andamento che ha coinvolto tutte le aree del Paese. Con il radicamento territoriale è cresciuto il numero dei soci, passato da 350 mila nel 1993 agli attuali 1,2 milioni. La nostra BCC è l’esempio di quanto sia cresciuto nel tempo il sistema del Credito Cooperativo tanto in termini di soci, che di sportelli. In questo frangente, un ruolo fondamentale lo ha giocato la reputazione. Le Banche di Credito Cooperativo, in ragione del loro approccio alla relazione con soci e clienti, godono mediamente di un accreditamento e di una reputazione decisamente positivi. Tranne qualche eccezione…che conferma la regola. Noi sappiamo di essere solidi, solidali , trasparenti ed assolutamente convinti del nostro futuro: lo sappiamo perché la nostra BCC è ben patrimonializzata, ha prospettive di crescita lusinghiere (considerato che quest’anno abbiamo avuto una crescita di circa il 10% degli impieghi e l’aumento, addirittura, del 20% della raccolta, numeri che pochissime aziende della nostra categoria possono vantare), ma soprattutto, anticipando tutto e tutti, abbiamo compreso per tempo il progetto di riforma ed autoriforma del sistema BCC. Siamo ben consapevoli che il futuro va costruito e non subìto e, per questo, stiamo valutando anche ipotesi aggregative con aziende di pari solidità per fare sistema e dare risposte, agli operatori economici della nostra zona di competenza, ancora più efficaci e complete. In linea con ciò che prevede il progetto di riforma nazionale, che tende a migliorare la governance del sistema, con l’auspicio di allocare in modo più efficiente le risorse patrimoniali al suo interno ed aprire il sistema del Credito Cooperativo ai capitali esterni. A questi obiettivi, così come auspicato più volte alla Federazione ed a Banca d’Italia se ne sono uniti altri tre, ossia: valorizzare la dimensione territoriale e l’autonomia delle singole BCC, in funzione della loro meritevolezza, semplificare le filiere ed eliminare le ridondanze, accrescere l’efficienza. Direttive volte a garantire l’unità del sistema. Ecco perché la nostra BCC è favorevole alla riforma. Noi, insieme a molti altri, abbiamo posto al centro la mutualità come valore essenziale da tutelare e promuovere, ponendo al centro del nostro progetto il socio e le sue esigenze. Ora, più che mai, siamo certi di poter mantenere i nostri Organi Statutari e di conservare e accrescere il nostro patrimonio essenziale per una “sana e prudente gestione” della nostra azienda. La nostra BCC manterrà la propria autonomia gestionale da sviluppare nell’ambito degli indirizzi strategici e dei patti di coesione che andremo a stipulare con la futura holding, detenuta a maggioranza dalle nostre BCC, che darà un assetto Nazionale e Internazionale alle nostre banche, sempre sotto l’egida e la supervisione della nostra Federcampana. In sostanza, quel che conta per il nostro futuro è passare dall’ ”IO” al “NOI”. La considerazione finale è quella di continuare a credere e a sostenere la nostra BCC, perché noi ci siamo e ci saremo, sempre più
forti, solidali e trasparenti.
Il Direttore
dott. Angelo De Luca