Teggiano (SA) – Una start up che metta insieme le imprese le BCC e le istituzioni del Vallo di Diano. La ricetta per la crescita.
Teggiano (SA) – Il futuro dell’economia italiana passa dalla capacità di poter imporre all’Europa un deciso cambio di passo a favore della flessibilità delle norme che impongono rigidità fiscale. In sostanza: occorre che l’Italia, il Mezzogiorno, ritornino a crescere, altrimenti non vi è futuro per l’impresa e per i giovani di questo Paese. E’ la sintesi dell’appello lanciato sabato scorso a Teggiano dal mondo dell’imprenditoria locale, attraverso la voce del presidente dell’Associazione imprenditori del Vallo di Diano e Golfo di Policastro, Valentino Di Brizzi.
Tra il 2013 e il 2014 le imprese hanno toccato il fondo. Da un lato le cessazioni di attività e dall’altro le difficoltà incontrate quotidianamente nell’accesso al credito e nell’eccesso di burocrazia. Le imprese sono depresse e le sensazioni negative sono condivise da imprenditori e associazioni di categoria. Anche se ci sono nuove imprese che nascono, il dato di mortalità aziendale è molto alto. Un’analisi oggettiva sviluppata durante l’interessante convengo che si è tenuto sabato 18 ottobre presso il Convento della SS. Pietà di Teggiano, promosso dall’Associazione Imprenditori del Vallo. Un confronto a più voci con gli interventi del Sindaco del Comune di Teggiano Rocco Cimino; del Presidente Associazione Imprenditori Vallo di Diano-Golfo di Policastro Valentino Di Brizzi; Michele Albanese , Direttore Generale della BCC Monte Pruno; Angelo De Luca , Direttore Generale della BCC di Buonabitacolo; Valerio Valla Esperto in finanziamenti europei; Gaetano Romanelli Presidente Ordine Dottori Commercialisti di Sala Consilina e le conclusioni dell’On. Aldo Patriciello, Deputato al Parlamento Europeo e dell’On. Giancarlo Innocenzi Botti, Presidente INVITALIA. “Sugli aspetti congiunturali della crisi, le amministrazioni locali, provinciali e regionali possono fare ben poco – ha affermato il sindaco Cimino nel suo intervento – La crisi è di carattere nazionale e sovranazionale e il supporto delle istituzioni locali è relativo”. Da Teggiano però arriva l’indicazione di una strategia da mettere in campo per tentare l’inversione di rotta. “Se le imprese, le associazioni che le rappresentano e le istituzioni lavorano insieme è possibile creare occupazione, sfruttando al massimo le grandi opportunità finanziarie ed i programmi di sviluppo messia a disposizione dall’Europa ma che spesso sono persino sconosciuti al territorio” ha affermato l’eurodeputato Patriciello. “Innovazione e internazionalizzazione, sono le leve su cui le Pmi locali devono puntare per aumentare la loro competitività guardando con attenzione ai mercati esteri e per rilanciare la crescita” questa la ricetta offerta da Giancarlo Innocenzi Botti, Presidente INVITALIA, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, che agisce su mandato del Governo per accrescere la competitività del Paese, in particolare del Mezzogiorno, e per sostenere i settori strategici per lo sviluppo. I suoi obiettivi prioritari sono: favorire l’attrazione di investimenti esteri, sostenere l’innovazione e la crescita del sistema produttivo, valorizzare le potenzialità dei territori. Di grande spessore l’intervento del direttore generale della BCC di Buonabitacolo, Angelo De Luca (nella foto) che ha posto in discussione la necessità di rivedere le politiche di austerity per favorire la crescita del prodotto interno lordo, quale ricetta per il rilancio economico e la diminuzione del debito pubblico. “E’ assolutamente inutile e dannosa per il sistema economico locale l’enorme pressione fiscale a cui le imprese sono sottoposte; in questo modo si uccide l’economia di spesa, favorendo una recessione dei consumi con conseguenze deleterie per le imprese” ha affermato De Luca. Ma il messaggio lanciato da Teggiano è anche quello della necessità di avere fiducia e provare ad invertire la rotta. Le 339 nuove startup finanziate da Invitalia, con l’incentivo “Smart&Start” dedicato alle nuove imprese del Mezzogiorno, per un totale di 63 milioni di investimenti attivati sono la riprova che occorre non mollare. L’impegno finale assunto, a conclusione del convegno, è di creare una vera e propria start up che metta insieme le migliori energie del territorio del Vallo di Diano che, grazie al supporto e l’assistenza di Invitalia, possa nel breve periodo proporre un programma di sviluppo locale capace di intercettare canali finanziari europei ma soprattutto capace di provare l’internazionalizzazione del sistema produttivo locale.
da “QuasiMezzogiorno.it” del 20/10/2014