Urgenti misure per l’artigianato, l’appello del direttore della BCC di Buonabitacolo, Angelo De Luca
Oltre al settore agricolo, per molti anni il punto di forza dell’economia dell’area del Vallo di Diano, Golfo di Policastro e lagonegrese è stato senza dubbio l’artigianato. Drammatici i recenti dati su analisi Istat che evidenziano il segno negativo per il settore manifatturiero. Una crisi in atto, che non lascia grandi prospettive alle piccole attività artigianali. “Insostenibile l’assenza di politiche di sostegno al settore del manifatturiero – ha riferito il direttore generale della BCC di Buonabitacolo, Angelo De Luca – necessita con urgenza promuovere una ripresa vera del mercato locale, innanzitutto l’edilizia, che attiva l’indotto dell’artigianato e del manifatturiero di qualità, penso alle falegnamerie, ai laboratori di arredo, penso al settore dell’artigianato di servizi, idraulici, elettricisti, imbianchini. Insomma potrei continuare. Se da un lato noi come BCC stiamo facendo di tutto per favorire l’accesso al credito, dall’altro, la politica indifferente che non si cura dell’enorme pressione fiscale che grava sulle piccole attività” ha aggiunto De Luca. Insomma, una situazione insostenibile che non può più continuare in questo modo. “Gli artigiani sono stanchi di sentirsi raccontare di ripresa, di rilancio, di boom dell’export, che può rappresentare un volano per il settore – ha aggiunto il direttore De Luca – Le piccole attività caratterizzanti il sistema economico locale basano la loro forza sul mercato di prossimità; dunque troppe chiacchiere e poca sostanza. Moltissime le imprese artigiane che non hanno e non possono avere, vista le tipologia della loro produzione, una vocazione all’export, dunque la smettano con il mantra che ci viene propinato e si agisca con immediatezza in azioni concrete che non lascino in abbandono quegli artigiani orgogliosi di quel che fanno e del ruolo che svolgono nella società. Di fronte a una crisi economica che non accenna a diminuire, con un Pil inchiodato poco sopra lo zero e l’occupazione che segna per ora solo piccoli aumenti, non in grado di assorbire i disoccupati, occorre dunque guardare con attenzione alle piccole realtà.
da “QuasiMezzogiorno.it” del 21/12/2016